“Dottor*, sono omosessuale!”. Analisi di una domanda profondamente identitaria"
4 OTTOBRE 2018 ore 20.30: “Dottor*, sono omosessuale!”. Analisi di una domanda profondamente identitaria” presso la sede di Arpa in via Fontana, 18
Si tratta di un tema che può pericolosamente mettere alla prova un professionista non adeguatamente formato a riguardo. Il processo di de-patologizzazione dell’omosessualità – cominciato a partire dalla metà del secolo scorso – è molto progredito, ma sono ancora pochi in Italia i professionisti della salute mentale che si interrogano e si formano adeguatamente su pregiudizi, processi psicologici, meccanismi socio-culturali che riguardano la vita delle persone con orientamento sessuale non maggioritario e i loro familiari. All’estremo opposto si arriva all’aberrazione delle cosiddette “terapie riparative”, che pretendono di modificare l’identità della persona, fondandosi sul presupposto che esista un orientamento sessuale “naturale”, cioè quello eterosessuale. Sempre più spesso le persone porgono al professionista domande che includono in modo più o meno esplicito questioni riguardanti l’orientamento sessuale: si tratta per lo psicologo/psicoterapeuta/medico di mettere a disposizione strumenti clinici aggiornati, con una particolare attenzione al versante deontologico, che può fornire un’ottima guida per strutturare ulteriormente l’agire clinico.
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LOCANDINA: Dottor*, sono omosessuale