Arpa ODV Milano

Conferenza “Io sono con te”

[siteorigin_widget class=”SiteOrigin_Widget_Hero_Widget”][/siteorigin_widget] [siteorigin_widget class=”SiteOrigin_Widget_Headline_Widget”][/siteorigin_widget] “Io sono con te”  Conferenza finale del progetto: “Raccontarsi e raccontare: verso una cultura dell’incontro. Un percorso interdisciplinare di Medicina Narrativa dedicato alle Associazioni di volontariato e ai loro rispettivi utenti” La Medicina Narrativa è una disciplina nata nel 2000 alla Columbia University di New York dalla competenza e dalla sensibilità di Rita Charon. Oggi è diffusa in tutto il mondo. Essenzialmente, invita a esplorare e comprendere il proprio universo interiore e l’universo altrui tramite il dialogo con opere letterarie e artistiche. Nel settembre 2018 Arpa Volontariato, Associazione Alberio, Sesta Opera e Assistenza Sanitaria San Fedele hanno dato il via al progetto “Raccontarsi e raccontare: verso una cultura dell’incontro”. Uno degli scopi del progetto è quello di estendere e verificare il metodo della Medicina Narrativa anche in ambiti non clinici. Nel corso di un intenso anno di lavoro le quattro associazioni partner hanno ospitato e proposto percorsi di formazione e laboratori di Medicina Narrativa, coinvolgendo operatori e utenti in un intrecciarsi di racconti che contribuisce all’arricchimento personale e professionale di ciascuno e favorisce una modalità di fare volontariato sempre più orientata alla promozione di una cultura dell’incontro che pone al centro il rispetto della diversità, lo scambio e l’integrazione. Il progetto si concluderà con una serata aperta a tutti cittadini, mercoledì 25 settembre alle ore 19,00 all’auditorium San Fedeledi MiIano. Oltre che per prendere consapevolezza dell’efficacia della Medicina Narrativa dal punto di vista scientifico, questa sarà un’occasione per conoscere e conoscersi, per ascoltare ed essere ascoltati. [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=wo4Lk7U1rJQ[/embedyt]     [siteorigin_widget class=”SiteOrigin_Widgets_ContactForm_Widget”][/siteorigin_widget]

Mercatino di Natale

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Graduatoria Servizio Civile

Anche quest’anno Arpa Volontariato è lieta di accogliere quattro volontari di Servizio Civile presso la propria sede. Il progetto “Ancora insieme verso l’autonomia” si configura come una continuazione di quanto avviato nell’anno precedente, ma con lo sguardo volto a nuove prospettive d’intervento. L’idea dell’inclusione giovanile, ad esempio, nasce dalla volontà di accogliere una parte di richieste di aiuto sempre più crescente. In linea con ciò, si considera oggi fondamentale la possibilità di espandere il bacino dell’utenza anche all’età giovanile. Inoltre, si coglierà la possibilità d’introdurre e proporre, al fianco di quelle già presenti, nuove attività, come occasione di crescita personale e confronto. Ancora una volta, l’obiettivo principale è quello di promuovere la salute dei pazienti e del loro sistema-famiglia innalzando la loro qualità della vita e favorendo nei pazienti la creazione di una rete di relazioni funzionali. Perseguendo questi obiettivi viene fornita al paziente l’opportunità di contrastare l’isolamento sociale, favorendo il senso di appartenenza a una comunità che possa, in futuro, fornirgli sostegno. In particolare si possono evidenziare i seguenti sotto-obiettivi: Prevenzione dei Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO) e riduzione dei tempi di ricovero e degenza in ospedale, con relativo sgravio di risorse economiche ed organizzative da parte del sistema sanitario nazionale. Sostegno alla famiglia nell’accudimento del malato psichico grave. Mantenimento e valorizzazione delle risorse psicologiche e pratiche del paziente. Favorire la creazione di reti sociali, potenziare le capacità relazionali del paziente sia giovane, sia adulto per migliorare la qualità di vita, ridurre l’isolamento, il senso di paura e lo smarrimento. Sostenere le attività che incoraggiano il funzionamento indipendente del paziente, mirando all’aumento del senso di autoefficacia con l’intento di ridurre il senso di insicurezza derivato dall’inserirsi all’interno di un contesto comunitario che può creare confusione e aumentare la percezione del proprio isolamento. Sopperire al bisogno di conoscenza dell’ambiente reale circostante, favorendo l’arricchimento del bagaglio esperienziale dei pazienti, attraverso attività di tipo pratico all’interno del Centro Diurno e all’esterno di questo, in raccordo con altre associazioni. Il volontario in Servizio Civile sarà inserito e guidato all’interno del Centro Diurno e, per le attività a questo connesso, in segreteria. Nella parte iniziale dovrà imparare l’organizzazione delle attività presenti presso l’Associazione e a relazionarsi, sviluppare un ascolto empatico, finalizzato all’accoglimento dei bisogni e al sostegno delle parti deficitarie dell’utente. Nel corso del progetto verranno proposte attività idonee alle capacità dei pazienti, tali attività saranno supervisionate settimanalmente attraverso due riunioni d’équipe e due supervisioni, dove a partire dal materiale clinico presentato verranno forniti elementi specifici di teoria. Verso la fine del progetto annuale si lavorerà insieme al volontario al saluto del centro diurno, in modo che il distacco non sia traumatico o fonte eccessiva di stress per i pazienti con cui aveva instaurato un maggior legame. [siteorigin_widget class=”SiteOrigin_Widget_Features_Widget”][/siteorigin_widget] [siteorigin_widget class=”SiteOrigin_Widget_Headline_Widget”][/siteorigin_widget] NOTIZIE Graduatoria Colloqui 2018 SCHEDA DI SELEZIONE In seguito un approfondimento sul progetto proposto (punto 1); la domanda di ammissione da compilare e recapitare presso l’ente entro il 28 settembre 2018 ore 18 con le seguenti tre modalità: Presso la sede di via Fontana, 18 Via raccomandata con A/R  Via PEC: arpavolontariato.onlus@pec.it Le domande di partecipazione devono essere indirizzate direttamente all’ente che realizza il progetto prescelto, incluse quelle inviate per posta, e devono pervenire allo stesso entro e non oltre le ore 18.00 del 28 settembre 2018 per le domande consegnate a mano, entro e non oltre le ore 23.59 per le domande consegnate mezzo PEC e raccomandata A/R. Le domande pervenute oltre il termine stabilito non saranno in alcun modo prese in considerazione. Possono presentare domanda i giovani dai 18 ai 29 anni non compiuti (28 anni e 364 giorni), non appartenenti ai corpi militari e alle forze di polizia, in possesso dei seguenti requisiti: essere cittadini italiani; essere cittadini degli altri Paesi dell’Unione europea; essere cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia; non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata. I requisiti di partecipazione devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda e, ad eccezione del limite di età, mantenuti sino al termine del servizio. Non possono presentare domanda i giovani che: a) abbiano già prestato o stiano prestando servizio civile nazionale, oppure abbiano interrotto il servizio prima della scadenza prevista, b) abbiano in corso con l’ente che realizza il progetto rapporti di lavoro o di collaborazione retribuita a qualunque titolo, ovvero che abbiano avuto tali rapporti nell’anno precedente di durata superiore a tre mesi. Non costituisce causa ostativa alla presentazione della domanda di servizio civile:  c) aver interrotto il servizio civile nazionale a conclusione di un procedimento sanzionatorio a carico dell’Ente originato da segnalazione dei volontari; d) l’aver già svolto il servizio civile nell’ambito del programma europeo “Garanzia Giovani” e nell’ambito del progetto sperimentale europeo International Voluntering Opportunities for All.  I volontari impegnati, nel periodo di vigenza del presente bando, nei progetti per l’attuazione del Programma europero Garanzia Giovani possono presentare domanda ma, qualora fossero selezionati come idonei, potranno iniziare il Servizio Civile solo a condizione che si sia intanto naturalmente conclusa – secondo i tempi previsti e non a causa di interruzione da parte del giovane – l’esperienza di Garanzia Giovani. È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di Servizio Civile Nazionale. La presentazione di più domande comporta l’esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti inseriti nel bando, indipendentemente dalla circostanza che non si partecipi alle selezioni. Non è motivo di esclusione (sanabili entro il colloquio di selezione): 1.La mancata indicazione della sede per la quale si intende concorrere  2.Il mancato invio della fotocopia del documento di identità, ovvero la presentazione di una fotocopia di un documento di identità scaduto 3.Il mancato invio dall’autocertificazione dei titoli posseduti (ALL. 4) o del curriculum vitae (in tal caso l’ente procederà alla selezione senza

Laboratorio di Disegno

[siteorigin_widget class=”SiteOrigin_Widget_Hero_Widget”][/siteorigin_widget] [siteorigin_widget class=”SiteOrigin_Widget_Headline_Widget”][/siteorigin_widget] “Dipingere è azione di auto scoperta. Ogni buon artista dipinge ciò che è” J. Pollock  Il disegno è una forma d’arte che utilizza il linguaggio non verbale e che favorisce l’espressione di sé, facilitando la comunicazione e l’elaborazione dei propri vissuti emotivi. Arte deriva dal latino “ars-artis”, che significa “abilità di essere, di fare”; attraverso l’azione creativa, cioè attraverso il fare, un’immagine interna diventa immagine esterna, condivisi-bile, e comunica all’altro il proprio mondo interiore. Non è importante la qualità del pro-dotto finale, ma il processo creativo, libero e spontaneo, attraverso cui raggiungere una conoscenza più approfondita di sé. Come diceva Picasso “i colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni”: la modalità di stesura dei colori, l’utilizzo dello spazio e il tipo di tecnica utilizzate come mezzi espressivi del proprio mondo emotivo interno.  L’obiettivo di questo laboratorio è stimolare, attraverso la creazione artistica personale, una riflessione sul proprio mondo emotivo interno, favorendone la condivisione.  CALENDARIO Mercoledì 14 novembre – 16.30-18.00  Mercoledì 21 novembre – 16.30-18.00  Mercoledì 28 novembre – 16.30-18.00  Mercoledì 05 dicembre – 16.30-18.00  Mercoledì 12 dicembre – 16.30-18.00  METODOLOGIA: Ogni incontro sarà strutturato in tre mo-menti: nello specifico, un’introduzione sull’ emozione oggetto dell’incontro, se-guita da una fase di produzione artistica e da un momento finale di condivisione e confronto.  ISCRIZIONI E COSTI E’ richiesto un contributo di 8€.  E’ possibile iscriversi, entro il 07 novembre, tramite:  Mail: segreteria@arpavolontariato.it   Telefono: 02.55191221  I posti disponibili saranno assegnati in base alla data di presentazione della domanda. DESTINATARI E’ previsto un numero minimo di 2 partecipanti e un massimo di 6 Utenti del Centro Diurno Arpa ed esterni.  [siteorigin_widget class=”SiteOrigin_Widget_Icon_Widget”][/siteorigin_widget] Lab.-disegno.pdf [siteorigin_widget class=”SiteOrigin_Widgets_ContactForm_Widget”][/siteorigin_widget]

04.10.18 Seminario: “Dottor*, sono omosessuale!”. Analisi di una domanda profondamente identitaria

“Dottor*, sono omosessuale!”. Analisi di una domanda profondamente identitaria" 4 OTTOBRE 2018 ore 20.30: “Dottor*, sono omosessuale!”. Analisi di una domanda profondamente identitaria” presso la sede di Arpa in via Fontana, 18 Si tratta di un tema che può pericolosamente mettere alla prova un professionista non adeguatamente formato a riguardo. Il processo di de-patologizzazione dell’omosessualità – cominciato a partire dalla metà del secolo scorso – è molto progredito, ma sono ancora pochi in Italia i professionisti della salute mentale che si interrogano e si formano adeguatamente su pregiudizi, processi psicologici, meccanismi socio-culturali che riguardano la vita delle persone con orientamento sessuale non maggioritario e i loro familiari. All’estremo opposto si arriva all’aberrazione delle cosiddette “terapie riparative”, che pretendono di modificare l’identità della persona, fondandosi sul presupposto che esista un orientamento sessuale “naturale”, cioè quello eterosessuale. Sempre più spesso le persone porgono al professionista domande che includono in modo più o meno esplicito questioni riguardanti l’orientamento sessuale: si tratta per lo psicologo/psicoterapeuta/medico di mettere a disposizione strumenti clinici aggiornati, con una particolare attenzione al versante deontologico, che può fornire un’ottima guida per strutturare ulteriormente l’agire clinico. VI ASPETTIAMO! LOCANDINA: Dottor*, sono omosessuale